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6 riflessioni sulla crescita personale dopo aver letto 648 libri di sviluppo personale

     Oggi parliamo di 6 riflessioni sulla crescita personale che ho maturato leggendo quasi 650 libri di crescita personale… per essere preciso ben 648 libri di crescita personale (senza contare quelli che hanno un legame più o meno forte con questo genere). Queste lezioni e riflessioni sulla crescita personale sono tratte dal mio libro IN CRESCITA. 52 appuntamenti per diventare la migliore versione di te (consulta questa pagina per maggiori dettagli).

    Riflessione #1 – Essere proattivi è una delle basi della crescita personale

    Nel suo famoso libro Le 7 regole per avere successo, Stephen Covey elenca una serie di abitudini da sviluppare per realizzarsi nella vita, ottenere successo e in generale essere più felici. Per Covey, la prima regola essenziale consiste nell’essere proattivi, che significa molto di più che essere capaci di prendere delle iniziative: vuol dire accettare di essere pienamente responsabili della propria vita.
    Essere proattivi significa che il nostro comportamento è una conseguenza delle nostre decisioni e non delle nostre condizioni. Una persona proattiva prende, dunque, l’iniziativa di far accadere le cose, assumendosene la piena responsabilità. 

    Se ci riflettiamo, essere proattivi è la base di qualsiasi percorso di crescita personale. Una persona che sceglie di dedicarsi al proprio sviluppo personale ha già compiuto un primo fondamentale passo verso una maggiore proattività. Questa scelta implica la volontà di prendere in mano la propria vita e lavorare per produrre il cambiamento che desideriamo.
    Naturalmente ciò non basta perché bisognerà anche agire in tal senso.
    Il mio consiglio per essere più proattivi è di identificare un problema in una delle aree della tua vita e determinare il primo passo che puoi compiere per risolverlo. Tale passo deve trovarsi all’interno della tua area di influenza in modo da poterti concentrare su ciò che puoi davvero cambiare.

    Riflessione #2 – La concentrazione è un superpotere che tutti possono ottenere

    La seconda delle mie riflessioni sulla crescita personale è dedicata al perché e come concentrarsi di più. Ecco come si apre il capitolo 18 del mio libro, interamente dedicato alla concentrazione:

    Se un amico mi chiedesse di dargli un solo consiglio in materia di gestione del tempo, gli suggerirei senza dubbio di concentrarsi di più. Anni di letture e sperimentazioni mi hanno portato a maturare la convinzione che la capacità di concentrarsi e riuscire poi a mantenere alta la concentrazione raggiunta sia la chiave più importante in materia di gestione del tempo e produttività.

    Luca Sadurny (dal libro IN CRESCITA. 52 appuntamenti per diventare la migliore versione di te)

    Sono fermamente convinto che la concentrazione sia un incredibile superpotere che moltiplica l’efficacia delle nostre azioni e ci aiuta a sfruttare al meglio il nostro tempo.

    Il bello è che ciascuno di noi può allenarsi alla concentrazione: il mio consiglio preferito è prevenire a monte le distrazioni e le interruzioni. Quando voglio concentrarmi, mi isolo, indosso le cuffie, metto il telefono in modalità aereo e disattivo tutte le notifiche del computer. Se voglio concentrarmi una o due ore su un compito, quell’intervallo di tempo è sacro per me e faccio di tutto per proteggerlo.

    💡 Per approfondire, leggi il mio articolo Concentrarsi: 4 strategie efficaci per una concentrazione ottimale

    Riflessioni sulla crescita personale - concentrazione

    Riflessione #3 – Apprendere è il miglior investimento che tu possa realizzare

    Sempre nel mio libro In Crescita, ragiono su un paradosso: 

    Per molte persone lo studio e l’apprendimento si concludono bruscamente dopo la scuola e l’università. Si tratta di un errore colossale che condanna un gran numero di diplomati e laureati alla stagnazione intellettuale, professionale ed economica.
    Prendiamo l’esempio di una persona che consegue la laurea a 23 anni. Al momento in cui scrivo, la speranza di vita in Italia è di circa 82 anni. Smettere di imparare dopo l’università significherebbe pensare che per il 72% della nostra vita possiamo accontentarci di quello che abbiamo appreso durante il restante 28%. Basterebbe questo ragionamento per capire che tale comportamento non ha alcun senso.

    Luca Sadurny (dal libro IN CRESCITA. 52 appuntamenti per diventare la migliore versione di te)

    Uno dei motivi per continuare ad apprendere è che si tratta di una forma di investimento. Se ci pensiamo bene, è piuttosto logico considerare l’apprendimento come una forma di investimento. Per imparare si investono energie, soldi e, soprattutto, tempo (il nostro bene più prezioso).

    Personalmente, sono assolutamente convinto che investire nelle proprie competenze e conoscenze sia davvero il miglior investimento possibile. Sono 4 i motivi che mi spingono ad affermarlo:

    1. Non si perde mai ciò che si impara, né a livello di sapere che di saper fare
    2. Imparare una nuova competenza migliora la qualità della vita
    3. Investire nel proprio apprendimento non va a discapito di altri o del pianeta
    4. Investire in se stessi significa scegliere di investire in modo intelligente e a lungo termine: rispetto alle incertezze del futuro, le tue conoscenze e la tua mente sono l’arma migliore per affrontarle. 

    Riflessione #4 –  Per migliorare la tua situazione finanziaria, devi lavorare anche sul mindset

    In materia di crescita finanziaria, il nostro mindset (parola che potremmo tradurre come configurazione mentale) gioca un ruolo estremamente importante. Negli anni mi sono reso conto che per crescere finanziariamente è necessario avere il mindset di una persona ricca o benestante. Anche se, come nel mio caso, non vuoi necessariamente diventare ricco, ma vuoi raggiungere la serenità e l’agiatezza economica, adottare un mindset da ricco ti aiuterà moltissimo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.

    Un buon punto di partenza per comprendere il mindset dei ricchi è analizzare le conclusioni dello studio effettuato da Thomas Stanley e William Danko sui milionari americani. Nel loro celebre libro Il milionario della porta accanto, i due autori rivelano alcuni denominatori comuni osservati analizzando tantissime persone ricche.

    Riflessioni sulla crescita personale - mindset da ricco

    Uno di questi è che le persone ricche o benestanti vivono sempre al di sotto delle proprie possibilità. Qualunque sia il loro reddito, spendono sempre meno di quello che guadagnano. Questo insegnamento, seppur in apparenza scontato, è la base di tutto.

    Un altro tratto comune osservato da Stanley e Danko è che i milionari della porta accanto danno più importanza alla libertà finanziaria che all’ostentazione della ricchezza. Per questo motivo, evitano di comprare beni di lusso, guidare auto costose e vivere in quartieri da ricchi. Penso che tutti concordiamo sul fatto che è molto meglio essere benestanti o ricchi che sembrare tali. Acquistare un oggetto solo per una questione di status sociale è profondamente sbagliato, perché potremmo utilizzare lo stesso denaro in modo molto più intelligente.

    💡 Per approfondire, leggi la mia sintesi di Padre ricco padre povero di Robert Kiyosaki

    Riflessione #5 – Non paragonarti agli altri

    Tutti tendiamo a paragonarci agli altri e a giudicare la nostra vita e felicità non in termini assoluti ma sempre relativi. Se ci fermiamo a riflettere, il paragone con gli altri non ha molto senso. Ciascuno di noi nasce con predisposizioni diverse, in contesti differenti e nel corso della sua vita vive esperienze specifiche. 

    Il paragone con gli altri stimola poi un fenomeno di cui si parla sempre più spesso: la cosiddetta FOMO, acronimo dell’espressione inglese Fear Of Missing Out (letteralmente paura di essere tagliato fuori). 

    Questo termine descrive la paura di essere esclusi da esperienze gratificanti che gli altri stanno vivendo. È come sentirsi sempre un passo indietro perché osserviamo gli altri godersi momenti che noi non stiamo vivendo. Questo si accentua con l’uso dei social media, in cui troviamo spesso immagini della vita perfetta degli altri, facendoci sentire come se la nostra vita fosse meno entusiasmante.

    Per affrontare il FOMO, è importante ricordarsi che la realtà dei social media è spesso una finzione. Le vite che vediamo online sono solo una parte della storia, generalmente la più brillante e felice. Dobbiamo imparare a smettere di misurare la nostra felicità in base agli standard degli altri. dovremmo al contrario concentrarci su ciò che ci rende veramente soddisfatti, indipendentemente da ciò che gli altri stanno facendo o mostrando online. 

    Più che sembrare felici e realizzati agli occhi altrui, dovremmo mirare a una soddisfazione e a una felicità che utilizza noi stessi come unico metro di giudizio.

    Riflessione #6 – L’esercizio fisico è fondamentale non solo per il corpo ma anche per la mente

    Riflessioni sulla crescita personale - esercizio per la mente

    Eccoci giunti all’ultima di queste riflessioni sulla crescita personale, dedicata al tema dell’esercizio fisico, a cui ho dedicato un lungo capitolo del mio libro. Ecco come si apre il capitolo 46:

    Nel 1978 il medico ed esperto di invecchiamento Robert Neil Butler apre un suo articolo scientifico dal titolo Exercise. The Neglected Therapy (in italiano: Esercizio. La terapia trascurata) con un’affermazione che sarebbe diventata nel tempo citatissima: «Se l’esercizio fisico potesse essere racchiuso in una pillola, sarebbe il farmaco più prescritto e benefico della nazione». Dopo oltre 40 anni, questa frase rimane di grande attualità e ha ispirato tante citazioni simili, perché si è stabilito un consenso pressoché unanime sul fatto che se fosse inventata una medicina capace di procurare i benefici dell’attività fisica diventerebbe di sicuro il farmaco più prescritto e venduto al mondo.

    Luca Sadurny (dal libro IN CRESCITA. 52 appuntamenti per diventare la migliore versione di te)

    Si parla spesso dei benefici dell’attività fisica sul corpo, ma una cosa sorprendente che hi appreso leggendo tanti libri è che l’esercizio è utilissimo e benefico anche per la nostra mente. 

    Per esempio leggendo il libro Spark. The Revolutionary New Science of Exercise and the Brain, scopriamo che l’attività fisica ci aiuta ad apprendere più velocemente, migliora la nostra memoria, aumenta la nostra concentrazione, stimola la creatività e la flessibilità mentale, diminuisce il declino cognitivo legato all’invecchiamento, oltre ad aiutarci a fronteggiare lo stress. 

    Insomma il tempo che trascorri facendo sport o esercizio fisico è un regalo che puoi fare a te stesso, in particolare al tuo corpo e alla tua mente.

    Riflessioni sulla crescita personale: conclusioni

    Dopo aver letto, studiato e messo in pratica così tanti libri di self-help, ho maturato tantissime riflessioni sulla crescita personale. Le lezioni che ho appreso sono numerose e di grandissimo valore. Se vuoi approfondire, trovi altre lezioni di crescita personale e molto altro nel mio IN CRESCITA. 52 appuntamenti per diventare la migliore versione di te, il primo libro di crescita che affronta l’argomento a 360 gradi e offre il meglio della crescita personale in un solo volume. Per maggiori informazioni, clicca qui.
    Non mi resta che salutarti e inviati i miei auguri di buona crescita!




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