La vita è breve. Troppo breve. Chiunque si fermi a riflettere seriamente sull’argomento arriverà a questa dolorosa conclusione. In realtà, pochissimi hanno il coraggio di confrontarsi con questo dato di fatto. È molto più semplice guardare dall’altra parte, continuare a vivere come se nulla fosse, con l’illusione forse di vivere per sempre.
Invece penso per che periodicamente tutti noi dovremmo ricordarci che la vita è breve e che il nostro tempo è limitato. E al contrario di quanto si possa pensare, riflettere su questo argomento non è né lugubre, né pessimista. Al contrario, abbracciare questa verità ci aiuterà ad amare ancora di più la vita e ad usare il nostro tempo più saggiamente.
La tua vita è breve: hai solo 4 000 settimane da vivere
In molti paesi la speranza di vita si colloca intorno agli 80 anni (84 anni di preciso per l’Italia, uno dei paesi in cui vive più a lungo). Vivere 80 anni significa avere a disposizione 4 160 settimane (52 settimane X 80 anni). Se ci pensi, non è numero così alto. Abbiamo (solo) circa 4 000 settimane per goderci la vita, essere felici, raggiungere i nostri obiettivi, passare tempo con le persone che amiamo.
Analizzare il proprio tempo in settimane e non in mesi/anni è un ottimo modo per rendersi conto delle brevità della vita e della scarsità del tempo. Nel suo famoso articolo “Life in Weeks”, il blogger e scrittore Tim Urban aveva proposto delle rappresentazioni visive della nostra vita in settimane. Ho ripreso lo schema per aiutarti a visualizzare la tua vita in termini di settimane (nello schema sono stimati 80 anni di vita):
L’analisi si fa ancora più interessante quando inizi a riempire le caselle dell’immagine per distinguere le settimane che hai ancora vissuto. Prendiamo il mio caso. Proprio il giorno in cui sto scrivendo quest’articolo, ho compiuto 40 anni. Ecco lo schema della mia vita in settimane, con le settimane che ho già vissuto:
Questo schema della vita in settimane è molto potente. Di sicuro, dà da pensare. Una cosa è dire che la vita è breve e che forse vivremo altri 40 anni o 2 000 settimane. Un’altra è vederne una rappresentazione visiva che comunica in modo evidente quanto tempo ci rimane a disposizione.
Perché pensare che la vita è breve non è pessimista
So bene che molte persone credono che pensare alla brevità della vita e di conseguenza alla morte sia un esercizio strano, lugubre e pessimista. Posso capire questo modo di vedere le cose. Oggigiorno siamo abituati a scacciare via i pensieri negativi e non vogliamo pensare troppo alle malattie, alle disgrazie ed alla morte..
Non pensarci non significa però che tutte queste cose brutte non esistano. È solo una puerile illusione.
Molto più coraggioso, realista ed intelligente il punto di vista dei filosofi stoici, i quali ritenevano che bisogna pensare di continuo alla morte. Perché solo se ci ricordiamo che la nostra vita è breve, possiamo utilizzare al meglio il poco tempo a nostra disposizione. Per citare un esempio molto significativo, nei “Pensieri”, Marco Aurelio scrive:
“Ricordati che morirai e che tutti ti dimenticheranno un giorno. Quando abbiamo questa coscienza, siamo più tentati di fare le cose più importanti, più virtuose”.
Marco Aurelio, Colloqui con sé stesso (Libro IV, 19)
In questo senso, ricordarsi che la vita è breve è semplicemente l’atteggiamento realista di chi vuole essere consapevole dello scorrere del tempo e della sua scarsità. E ti dirò di più: considerare che la nostra vita è breve ci può permettere di apprezzarla di più. Le cose scarse sono sempre più preziose e desiderate di quelle che abbondano. Se ritorniamo alla rappresentazione della vita in settimane, tali settimane sono tutto sommato poco numerose e sono di conseguenze molto preziose.
“La vita è breve, quindi so esattamente in cosa sto investendo il mio tempo. Non voglio fare cose che non devo fare”.
Mira Nair
Esercizio da fare ad ogni tuo compleanno: analizza la tua vita e le sue tappe importanti
Come detto, sto scrivendo questo post nel giorno del mio quarantesimo compleanno. Dopo aver analizzato lo schema della mia vita in settimane, ho elencato tutti grandi momenti della mia vita. Dal 1982 al 2022 ne sono successe di cose… la nascita, il primo giorno di scuola, la prima volta, la laurea, il matrimonio, i figli (solo per citare alcune tappe). L’analisi delle tappe passate mi ha aiutato a capire come ho impiegato il tempo finora e tutte le cose belle che ho realizzato e per le quali provo tanta gratitudine.
D’altro canto, guardare alle settimane che ho ancora a disposizione mi fa capire subito che devo usare bene il tempo che ho ancora dinanzi a me. E bada bene che usare bene non significare usarlo in modo produttivo, riempendo le settimane di compiti, progetti ed obiettivi. Come ben spiega, Oliver Burkeman nel suo libro “Four Thousand Weeks”, il tipo approccio alla gestione del tempo porta a pensare che dobbiamo essere produttivi a tutti costi e fare quante più cose possibili. Ma la chiave, non è fare di più ma fare ciò che è davvero significativo per noi.
Per darti un esempio, una delle cose di cui sono certo è che voglio scrivere un libro sulla crescita personale e sul miglioramento. Sono temi in cui credo moltissimo e vorrei spingere altre persone a migliorare costantemente sé stessi e la loro vita. Ci sto lavorando da tempo e so che deve continuare ad essere la mia priorità.
Altre persone avranno obiettivi e progetti diversi. L’importante è non cercare di fare troppe cose. Concentrati su pochi obiettivi che sono significativi per te ed un giorno voltandoti indietro saprai che hai usato bene il tuo tempo.
Ti invito, dunque, a fare lo stesso esercizio perché è davvero utile e prezioso.
Se la vita è breve, allora non sprecare tempo
Vorrei concludere questa riflessione con una famosa citazione che mi piace rileggere spesso. È tratta dal “De Brevitate Vitae” di Seneca:
“Non è che abbiamo poco tempo, è che molto ne sprechiamo”
Seneca
Amo questo passaggio per due motivi principali: 1) ci ricorda che la vita è breve; 2) ci identifica come unici responsabili per quanto riguarda l’utilizzo del tempo.
Per Seneca, la vita è abbastanza lunga se usiamo bene il nostro tempo. E spetta solo a noi decidere come impiegarlo nel migliore dei modi. Non sarà uguale per tutti, ma una cosa è certa: dobbiamo essere sicuri di non sprecarlo in attività che non ci fanno sentire felici o che non sono significative per noi. Tutto qui.
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